FemCamp

Piadina allo zenzero

ovvero radiomaffole in ascolto

26.1.06

ascoltando Macchiaradio

Per me il podcast è stata una vera rivoluzione.
Amo la radio...

Spritz all'Aperol

Ora chiederò alla Gemella se come ricetta ci siamo...

1/3 di aperol, 1/3 di vino bianco, 1/3 di seltz servito nel tumbler con 2 cubetti di ghiaccio ed una fetta d'arancia.

Oppure, quando lo fanno più forte, 1/3 di aperol e 2/3 di prosecco. L'importante è che abbia le bollicine!
E se non vi piace l'aperol.. provatelo col Campari!

25.1.06

Ebbene si... lo ammetto!

22.1.06

Ci siamo!

Alla fine Domenica In è diventato un programma che, in quanto a trash, non ha più nulla da invidiare a Buona Domenica

21.1.06

E' partito il GF...

Puntuale come il lunedì lavorativo è arrivata la sesta edizione del Grande Fratello. Lascio a Deveblog il commento! (avrei dovuto fare un Trackback ma ancora non ho capito come funziona... ma imparerò... promesso)
Grande Fratello 6 - la trashcronaca
Detrattori del trash: NON ROMPETE LE SCATOLE. Anzi, fate una bella cosa: andatevene un po' qui e tornate quando avete finito, oh. E soprattutto non uscitevene con la solita storia del "se dico che non mi piace non voglio sentirmi dare dello snob", perchè qui non attacca. Per inciso, ciò che stiamo per vedere non piace a nessuno, ma si tratta di uno sporco lavoro e qualcuno dovrà pur farlo (anzi, lo sta facendo più d'uno, e non vorrei essere nei panni di quello che domani verrà pubblicato da Libero Blog e sottoposto al fuoco di fila dell'intellighenzia carampana). Bene, quest'anno c'è una complicazione: la d'Urso era un ottimo bersaglio mobile, la Marcuzzi no. Qui si tifa per lei, perchè non si impappini, perchè non si emozioni eccessivamente, perchè si dimostri all'altezza, ma soprattutto perchè il temibile BIFIDUS ESSENSIS faccia la sua comparsa durante il primo blocco. Poco fa collegamento durante il tg5: Alessia, truccata da Pierrot sideropenico, interagisce con una Cesara Bonamici più curiosa di una scimmia, che la tartassa di domande inopportune sulle novità del programma. Ad esempio, è vero che uno dei reclusi sarà l'ex recluso Augusto De Megni? La Marcuzzi non può dirlo (peccato che da Studio Aperto in su ne abbiano già parlato quasi tutti, viva i segreti di Pulcinella e chi li custodisce). E poi, quali sono le novità della casa? Alessia non può dirlo ("Scusami Cesara, non posso dirtelo!". Straziante), ma anche qua si conoscono già vita, morte e miracoli del nuovo giardino, del tugurio, dello studio da 1800 metri quadrati in stile tendone da circo. La Marcuzzi indulge su questa farsesca segretezza per annunciare la grande novità dell'ingresso a ballottaggio: novità? Sicura? E poi ci sono i concorrenti: i quattro "criptati" già mostrati alla stampa (nessuno blogger, tanto per cominciare) e poi i tradizionali profili, stavolta divulgati a singhiozzo: il poeta (GIA' TI ODIO), l'orientale, l'imprenditrice. Ore 21.11, Striscia la Notizia non accenna a smettere: tumulateli. Partiti! La sigla è incomprensibile: parte muta, termina quando la Marcuzzi è già dentro da venti secondi. Bello il sipario che si apre come l'obiettivo di una macchina fotografica. Lo studio sa un po' di Isola dei Famosi, la conduttrice è garrula, spigliata e zompetta da tutte le parti. Collegamento con Liorni dal tetto della casa (perchè?) e presentazione dei due primi concorrenti. Simon (Saimon?) è un fotomodello della serie "gente comune che incontri tranquillamente per la strada", Francesca da Sulmona lavora ad Onda Tv, parla come una telefonista erotica, ed è vestita e pettinata come Zia Assunta ne "La Tata". Il tugurio è un po' vintage, ma vivibile, più grande di quello dell'anno scorso. Sembra una casa nella casa. Anche la suite è una casa nella casa: quanti concorrenti vogliono fare entrare, ventotto? Dopo i filmati è il momento di fare entrare i due concorrenti: Simon pare appena sceso dal trono della de Filippi, Francesca è una buzzicona da competizione vestita da dominatrix. Liorni pare dopato e sfoggia un entusiasmo che più artefatto non si può. Primi segnali di ammutinamento del Bounty. La madre di zia Assunta è pettinata col napalm come la figlia. Alt, li fanno entrare nel tugurio. Sì, sono tordo: non sono tugurio e suite, sono proprio DUE CASE. Casa brutta e casa bella. Ken e Zia Assunta entrano nella casa brutta: soliti momenti di smarrimento e chiacchere da ascensore (di Barbie). Il ragazzo è lamentosissimo e insiste con le confidenze non richieste: perchè si ostina a chiamare "Ale" la conduttrice? Ma vai a zappare l'orto! La stella di Sulmona ha una risatina irritante. Terzo concorrente: Franco, IL POETA. Già uno che dice "Sono Franco e sono un poeta, amo lo yoga e la musica francese" meriterebbe un sacco di legnate sulla fiducia, figuriamoci poi se entra nella casa con un giubbotto di pelle di otto taglie più grande e l'aria da meglio figo del Colosseo. La madre, di centoquindici anni e mezzo, lo saluta come per l'ultimo viaggio, con l'entusiasmo di una con la sabbia nelle mutande. Ma prima, la poesia estemporanea: "amami perchè sono la vita, il trapezista, la stazione da cui partono i treni, sono ieri oggi e domani, sono le mani che applaudono". Ma che è, un rapper sfigato? Pubblicità. Partono le presentazioni. Il rapper: Simon, che fai tu nella vita? Ken (vergognandosi): "Sono un modello" (attirandosi l'odio inveterato dell'Italia intera). E' il momento dello scherzone: un ragazzo entrerà nella casa a sua insaputa (useranno dei sedativi?). Liorni recita la pantomima come un attore di Panarea (ma perchè non torna sul tetto della casa e la fa finita?), accoglie la macchina col quarto concorrente - vuota - e annuncia che il quarto concorrente si trova tra il pubblico e si chiama Filippo! Il resto sono scene che non vorremmo mai vedere: il ragazzo finge stupore e alza il braccio in segno di vittoria, stupra Liorni con un abbraccio, urla completamente afono, completamente immorale ("questa è una grande rivincita"). Poi spara cavolate in sequenza (avevo 40 e mezzo di febbre, mi sono preso 10 tachipirine al giorno - e il fegato?) ed entra nel corridoio continuando ad urlare come un miracolato. Zia Assunta comincia ad essere in minoranza. Il poeta si aggira sfigatissimo rasentando il muro come un poster. Il quarto concorrente all'antidoping con Liorni, subito. Un'altra donna della porta accanto: Laura da Prato, ha partecipato a Miss Italia e ama i panini con la mortadella. Bigas Luna, fai quello che devi. Entra e shocka gli altri con la sua educazione: "siamo solo noi?". Tocca alla clip di presentazione dei concorrenti in ballottaggio: Danilo, che ha le sembianze di Pi-Chan e ama la buona tavola; e Augusto, per l'appunto, che narra del suo rapimento e vince automaticamente il ballottaggio più pilotato del mondo. La Marcuzzi continua a dire che i due ragazzi, in collegamento da chissà dove, si trovano all'oscuro di tutto e pensano di trovarsi all'ennesimo provino: ci prende per scemi o cosa? Hanno pure girato la clip, ma quale provino e provino? Momento amarcord: Patrick (inquartatissimo), Pasquale e Katia (noti membri del MENSA) fanno il loro ingresso per provinare i due sballottati. Ma prima tocca alla sesta concorrente: CHUN-LI! Man Lò è una ragazza cinese che ama Hallo Kitty, parla un perfetto italiano (...) ma ti guarda come se volesse servirti involtini primavera da un momento all'altro. Io già non posso più farne a meno, è adorabile. La Serena con gli occhi a mandorla entra nella casa e viene sfuggita dagli altri come una lebbrosa. Solo la bonazza osa baciarla, gli altri - razzistissimi - la trattano come una portatrice sana di influenza dei polli. Segue il provino dei due al ballottaggio affidato a Pasquale: un momento bassissimo che ha il merito di far sembrare tutti scemi indistintamente, dalla conduttrice agli aspiranti concorrenti. Dopo lo spot continuano i bassi episodi di razzismo. Laura, abbracciando la pechinese: "che carina, sembra un giocattolino!". Ed ora, standing ovation per il coatto: Fabiano, body guard ciociaro, col tatuaggio di Padre Pio sull'avambraccio, una catena da venti chili al collo, un tipo decisamente poco raccomandabile. Prima di entrare viene abbracciato dai suoi inquietanti amici bodyguard: momenti di orrore che sconfinano nel dramma quando il bufalo saluta la mamma e la nonna. Un uomo, uno stereotipo. Entra in caso e zia Assunta - ovviamente - lo comincia a scrutare con cupidigia. La Marcuzzi ha extensions che spazzolano il pavimento. Ancora momenti che ispirano tristezza, con l'intervista a Patrick e Pasquale: BASTA! Katia testa i ragazzi sulle loro capacità seduttorie. Danilo le arrostirebbe un porcetto (sorvoliamo), Augusto la porterebbe in campagna su una moto scassata finchè non finisce la benzina (lasciamo perdere). Nella casa tugurio nel frattempo gli inquilini bivaccano: il poeta - oggetto designato del nonnismo notturno - è circondato da personaggi veramente pericolosi. Ecco Simona l'imprenditrice (che vista così parrebbe una commessa), una sancarlina altissima tutta casa ed estetista. Qui succede l'imprevedibile, da tramandare ai posteri: vado sul sito del Grande Fratello per vedere com'è, la pagina mi viene reindirizzata su Rosso Alice, si blocca tutto, Firefox crasha miseramente e io perdo metà del post. Un salvataggio fortunoso me ne fa recuperare almeno una parte: Movable Type non regge, e forse per stasera è meglio chiuderla qua. Non prima di aver descritto l'ultimo concorrente, Lucio, l'ennesimo burino che parla come Dj Francesco e solidarizza immediatamente col bodyguard ciociaro. Il ballottaggio - per la cronaca - lo vince Augusto. Chi l'avrebbe mai detto. Macchè ultimo! Dimenticavo Giovanna ed Elena, loro sì abbastanza normali ('nsomma, la prima pare una pornodiva russa). Le due sgallettate entrano con un pentolone di pasta e fagioli, ed il discorso deriva scandalosamente su meteorismo e peristalsi. Non poteva essere altrimenti, considerando chi conduce. E quindi eccotelo lì, invocato per tutta la serata, che arriva come una star consumata, facendosi attendere. Ma come chi? Il Bifidus Essensis!

10.1.06

360° di casalinghe!

Si potrebbe dire che le casalinghe sono schiacciate da una vita piatta... ebbene no!
Sappiamo con certezza che sono più creative delle noiose metà. Dopo Desperate Housewives tra le nomination ai Golden Globes 2006 abbiamo Weedsche come dice Macchianera è DH³!
Verrà un momento in cui ne parleranno tutti, ma chi siamo noi per aspettare che i settimanali e i quotidiani "trendy" se ne accorgano? E siccome abbiamo un po' tutti la digestione facile, sappiamo già che affermeranno di trovarsi al cospetto del "nuovo Desperate Housewives", perché ci sono le casalinghe, c'è la periferia, ci sono i segreti e i pettegolezzi tra vicini di casa.
Chiariamo subito: capolavoro. Standing ovation.

Se vi è piaciuto "Desperate Housewives", beh, questo è DH³, "Desperate Housewives" al cubo. Anzi, a volerla proprio dire tutta, la serie ideata da Marc Cherry, paragonata a "Weeds", è come un Bitter Sanpellegrino rispetto a un Pampero Reserva especial.
Però "Desperate Housewives" va in onda sulla ABC negli States, e sulla Rai e Fox in Italia; "Weeds" su Showtime, canale via cavo all'inseguimento di HBO (il quale, essendo allo stesso modo a pagamento e via cavo, si è potuto permettere di produrre, negli scorsi anni, perle per palati abituati all'acqua frizzante come "Sex & the City" e "I Soprano").
E insomma, tutto fantastico: peccato che - malgrado sia già stato opzionato - in Italia non lo vedremo mai. Forse sul satellite. Forse in seconda serata. Forse su un canale tipo Jimmy, tra i pochi che ha il coraggio di non mandartele a dire (per quanto dal momento in cui hanno fatto la loro apparizione Fox, Fox Life e Fox Crime è un po' come se la Mecca delle serie televisive abbia traslocato e a Jimmy siano rimaste quel po' di serie con le palle che nessuno ha il coraggio di trasmettere).
Beh, se nessuno si azzarderà a mandare in onda "Weeds" di motivi ce ne saranno più d'uno: ad Agrestic, una Milano 2 in cui le case sono tutte uguali come solo Tim Burton potrebbe immaginarle, Nancy (Mary Louise Parker), casalinga rimasta vedova, per continuare a campare diventa imprenditrice di se stessa e inizia a spacciare Marijuana sotto gli occhi inconsapevoli delle mamme dei compagni di classe dei due figli e dell'amica Celia (Elizabeth Perkins), ossessionata dall'obesità della figlia noveenne.
Vi raccontiamo tre scene e poi vedete un po' voi se riuscite ad immaginarvele con il logo di una qualsiasi emittente nostrana sovrapposto in basso a destra.
Nella prima, Celia è preoccupata che la figlia quindicenne abbia deciso di fare il grande passo e concedersi al figlio di Nancy, suo coetaneo. Per spiarla nella propria cameretta decide di regalarle un orsacchiotto rosa che nasconde una telecamera. Recuperato l'orsacchiotto, Celia lo collega alla televisione e scopre che la figlia aveva nasato l'inghippo: prima che la pargola le mostri il ditone accompagnato da un sentito "Fuck you", è costretta a prendere atto della propria cornificazione visionando l'amplesso del marito in compagnia dell'amante. Celia non si scompone più di tanto e commenta tra se e se: "Avrei dovuto abortirti".
Scena seconda: due personaggi maschili (il fratello e un cliente di Nancy) sono seduti ai due estremi di un tavolo da caffé e stanno commentando "Incredaholes", un reality sexy particolarmente trash. Discutono un particolare importante: "Tu come la chiami la zona che va dallo scroto al buco del culo?" - "Autostrada". - "Ma no, si chiama ‘la macchia’" - "Ti dico ‘Autostrada’" - "No: ‘la macchia’". In quel momento entra la donna di servizio, e decidono di coinvolgerla nella discussione: "Ehi, Lupita, tu come chiami la zona che va dal pisello al buco del culo?". E lei: "Tavolino da caffè".
Ciak tre: il figlio quindicenne di Nancy crede ad un amico ubriaco che gli racconta le prodezze orali di Megan, una ragazza sorda. La incontra ad una festa mentre, appartata, è impegnata nella realizzazione di un murales. Si accerta che sia veramente sorda poi, a gesti, le fa capire che vorrebbe provare la specialità di casa. La ragazza sorride, si mette in ginocchio, tira giù la zip dei jeans di lui, osserva con curiosità per qualche secondo poi, prima di scappare via, va di bomboletta spray blu sulle parti basse. I boxer finiscono nella cesta della biancheria sporca di casa e la governante Lupita cerca in tutti i modi, ma senza successo, di eliminare la macchia. Alla festa successiva il figlio di Nancy si presenta armato di una bomboletta spray e conquista Megan scrivendo su un muro: "Mi dispiace... La mia domestica crede che mi sia inchiappettato un Puffo".

Dieci puntate in tutto (per la prima serie), e la "season finale" questa settimana negli USA, il che significa che i sostenitori dell'adagio secondo cui le strade di internet sono infinite (e infiniti i luoghi presso cui trovare i sottotitoli in inglese) possono papparsi tutta la prima stagione in un solo boccone.
Straordinaria, bellissima e di una bravura indicibile Mary Louise Parker (la quale - dice la Critica Televisiva Di Riferimento - mica per niente era la prima scelta di Marc Cherry per il ruolo di Susan in "Desperate Housewives").
Sito ufficiale assurdamente invisibile dall'Italia.
Colonna sonora di alta qualità e la migliore sigla iniziale che sia mai stata realizzata per una serie televisiva.

5.1.06

Tutto d'un tratto... il coro!

_________________________________________________







LITTLE BOXES
(Malvina Reynolds)

Little boxes on the hillside,
Little boxes made of ticky tacky
Little boxes on the hillside,
Little boxes all the same,
There's a green one and a pink one
And a blue one and a yellow one
And they're all made out of ticky tacky
And they all look just the same.

And the people in the houses
All went to the university
Where they were put in boxes
And they came out all the same
And there's doctors and lawyers
And business executives
And they're all made out of ticky tacky
And they all look just the same.

And they all play on the golf course
And drink their martinis dry
And they all have pretty children
And the children go to school,
And the children go to summer camp
And then to the university
Where they are put in boxes
And they come out all the same.

And the boys go into business
And marry and raise a family
In boxes made of ticky tacky
And they all look just the same,
There's a green one and a pink one
And a blue one and a yellow one
And they're all made out of ticky tack
And they all look just the same.

Scatolette sulla collina,
Scatolette sincronizzate
Scatolette sulla collina,
Scatolette tutte uguali,
Ce n'è una verde e una rosa
Una blu e una gialla
Sono tutte sincronizzate
E sembrano tutte uguali.

E le persone nelle case
Sono tutte andate all'università
Dove sono state messe dentro scatole
E ne sono uscite tutte uguali
Ci sono dottori e avvocati
E dirigenti d'azienda
Sono tutti sincronizzati
E sembrano tutti uguali

E giocano tutti sul campo da golf
E bevono i loro Martini
Tutti hanno bei bambini
E i bambini vanno a scuola
E i bambini vanno al campo estivo
E poi all'università
Dove sono messi dentro scatole
E ne escono tutti uguali

E i ragazzi si mettono in affari
Si sposano e mettono su famiglia
In scatole sincronizzate
E sembrano tutti uguali,
Ce n'è una verde e una rosa
una blu e una gialla
Sono tutte sincronizzate
E sembrano tutte uguali.

(Words and music by Malvina Reynolds.
© 1962, Schroder Music Company

1.1.06

BuonAnno

E' passata anche questa festa!
La festa dove tutti si scapicollano per divertirsi... un vero impegno.
Oggi vorrei segnalare Natale In Casa Mappet. Non entro nello specifico della programmazione Tv che mi sfugge come il segreto di Fatima, comunque un film da non perdere, anche se non fa parte della vecchia produzione.
Ora la "Sdoura" mi chiama a tavola!!!